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CANI GUIDA IN HOTEL… C’E’ CHI DICE NO!
Vi è mai capitato di dover ospitare, in hotel, un diversamente abile preceduto da un cane guida? Sappiate che, anche se avete fatto la scelta di non essere una struttura Pet Friendly, siete obbligati per legge ad accoglierlo! Sapete quante sono, nel 2018, le strutture che in Italia accettano animali da compagnia? Circa il 50%!
Un dato che rimane ancora inspiegabile, considerando il volume d’affari che può generare, potenzialmente, il mercato del PET.
Ma quali sono le ragioni per le quali in molti rifiutano di ospitare animali?
La maggior parte ne fa una questione di igiene. Altri, invece, temono di poter arrecare disturbo a ospiti con allergie o, peggio ancora, fobie.
Sono scelte personali e nessuno, se non il management dell’hotel, può permettersi di contestarle. L’errore più comune, però, rimane quello della decisione senza cognizione.
Mi spiego: se si decide di voler escludere il segmento PET dal proprio mercato, perché strategicamente si sono adottate altre soluzioni (magari supportate da dati, statistiche e obiettivi), la scelta, condivisibile o meno, rimane pur sempre ponderata. Se invece, si decide di chiudersi a questo mercato per paura di comprometterne altri (nella maggior parte dei casi, sono i gestori che hanno timore degli animali o temono per l’incolumità del proprio arredamento) senza averne valutato il potenziale, in termini di ricavi e occupazione, probabilmente si stanno voltando le spalle al profitto.
In tutti i casi, cari albergatori, sappiate che i cani guida dovete accettarli!
Buone scelte a tutti.
Guido Libonati
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