FRIGOBAR: UNO STRUMENTO DA NON SOTTOVALUTARE
I frigobar in Hotel costano troppo e, probabilmente, a breve saranno eliminati! Questa è la sintesi di un articolo de “ilgiornale.it“, del 2016, capitatomi davanti agli occhi qualche giorno fa (http://www.ilgiornale.it/news/cronache/addio-ai-minibar-negli-hotel-costano-troppo-1280592.html).
Come ben saprete, nulla di tutto ciò è accaduto, anzi, il frigobar pare essere un servizio indispensabile nelle camere d’hotel, a detta di molti ospiti, oltre che dei regolamenti (in alcune regioni italiane è indispensabile anche per i B&B che vogliono rientrare nella categoria confort).
E’ vero: se gestito male, potrebbe davvero rappresentare un costo importante ma, se un hotel iniziasse a ridurre i propri servizi, iniziando dalla base, rischierebbe davvero di annullare la sua essenza. Sarebbe un po’ come eliminare la colazione! Ho avuto in consulenza alcune strutture ricettive senza servizio breakfast ma, nonostante un’ottima comunicazione su tutti i canali online, un 40% degli ospiti, dava per scontato che il servizio ci fosse!
Le teorie in merito alla gestione dei frigobar sono infinite:
- l’ ANCILLARY REVENUE prevederebbe di trovare il giusto prezzo, per ogni prodotto, per ogni segmento di mercato, in modo da poter ottimizzare i ricavi del reparto
- il metodo ALL INCLUSIVE inserirebbe indistintamente il frigobar in tutte le tariffe delle camere, naturalmente considerandone il costo in fase di elaborazione della tariffa di vendita
- la VENDITA TIPOLOGICA regalerebbe il servizio solo ad alcuni segmenti di mercato che scelgono una determinata tipologia di soggiorno, ad una determinata tariffa
- la VENDITA TAYLOR MADE lo inserirebbe nella tariffa, in fase di costruzione personalizzata e su misura, di un soggiorno
- gli IMPRENDITORI DEMOTIVATI lo lascerebbero in camera, ma completamente vuoto, nel caso gli ospiti avessero bisogno di mettere in fresco acqua, frutta o insulina
- gli IMPRENDITORI SCALTRI e attenti ai costi di gestione, riempirebbero i frigobar solo con 2 mezze minerali, così, in caso di furto, il danno sarebbe minimo
- gli IMPRENDITORI ALL’AVANGUARDIA, per fare la differenza, utilizzerebbero solo prodotti di altissima qualità, niente plastica o, addirittura, solo prodotti a km 0 certificati
Insomma, ognuno con la sua teoria, ognuno con la sua verità, ma… chi ha ragione?
Fermo restando che ogni teoria è valida e che ogni strategia, se consapevole, merita massimo rispetto, proverò a dirti la mia:
ogni decisione, in hotel, deve essere presa secondo uno studio accurato dei dati e deve essere perfettamente in linea con la propria mission. Se, ad esempio, un hotel 3 stelle decide di dedicarsi solo ed esclusivamente al mercato millennial, probabilmente sarebbe opportuno che riempisse i frigobar di acqua, bibite gasate, succhi di frutta, e poco alcol. Integrare il frigo con vini d’annata o prodotti costosi e ricercati potrebbe non essere opportuno. In realtà, l’attuale tendenza è quella di misurare la qualità di un hotel in base alla sua capacità di personalizzare, quanto più possibile, i propri servizi. La tecnologia, da questo punto di vista, aiuta molto. Esistono, infatti, CRM in grado di far scegliere agli ospiti i prodotti da trovare nel frigobar, già in fase di prenotazione.
Se posso permettermi di darti 5 consigli:
- evita di acquistare i frigobar che, misurando il peso di ciascun prodotto, ne addebitano direttamente il prezzo nel conto della camera, nel momento in cui l’ospite solleva una bevanda, trattenendola più di n secondi
- evita di utilizzare il termine Minibar (Frigobar suona meglio – secondo alcuni, esiste davvero una differenza)
- presta attenzione a che i frigoriferi che acquisti non siano rumorosi
- a meno che la tua mission non ti imponga strategie diverse, fai in modo che il costo del tuo frigobar non superi i € 3,00 (4 mezze naturali, 4 lattine, 2 succhi di frutta – secondo alcuni, non dovrebbe superare i € 2,00)
- evita di tenere troppi prodotti in magazzino: spesso i clienti trovano merce scaduta
Fate il vostro gioco e… buona scelta a tutti!
Guido Libonati